La Calabria è una regione ricca di grotte naturali, maggiormente concentrate a Nord dove esistono estesi affioramenti di rocce carsificabili e dove, peraltro, sono sempre state indirizzate le maggiori ricerche ed esplorazioni speleologiche.
Le aree carsiche più importanti sono di natura calcarea e calcareo-dolomitica, estese, a mo’ di semicerchio, dal confine con la Basilicata (Massiccio del Pollino) al litorale tirrenico (Monti di Orsomarso e Catena Costiera). Tali aree ricadono tutte in provincia di Cosenza, che si evidenzia come il comprensorio territoriale di gran lunga più ricco di fenomeni carsici rispetto al resto della regione. Le maggiori cavità in termini di profondità e sviluppo sono ubicate nei comuni di Cerchiara di Calabria (Abisso del Bifurto, Grotta di Serra del Gufo, Voragine delle Balze di Cristo), di Cassano allo Ionio (Complesso delle Grotte di Sant’Angelo, Grotta dello Scoglio), di Morano Calabro (Complesso Grotta di San Paolo-Ramo del Fiume) e di Orsomarso (Grotta del Frassaneto e Risorgenza in Località Palazzo).
Un’area carsica ugualmente degna di nota, sebbene meno vasta e caratterizzata da depositi gessosi, è ubicata nella provincia di Crotone: qui sono note cavità tra le più sviluppate della Calabria, come la Grava di Grubbo, la Risorgenza di Vallone Cùfalo (entrambe nel comune di Verzino) e la Grotta del Palummaro (comune di Caccuri).
Ulteriori aree carsiche, meno estese e d’importanza minore, sono diffuse a “macchie di leopardo” nel resto della regione, interessando le tre province di Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. Le cavità del Catanzarese sono certamente le più importanti quanto a sviluppo e profondità: in particolare si segnalano la Grotta di ‘Ntoni Maria a Lamezia Terme, la Grotta di Jizzi a Marcellinara e i Meandri del Fico a Tiriolo; nel Vibonese spiccano per ampiezza di ambienti sotterranei la Fossa delle Ciavole a Sant’Onofrio e la Grotta del Favo a Spìlinga; nel Reggino le cavità conosciute mostrano percorsi interni più contenuti in termini di estensione: si pongono in primo piano, tuttavia, quelle del territorio comunale di Cànolo, come la Grotta di Zagaria e la Grotta dell’Eremita.
Per valutare la consistenza del patrimonio sotterraneo regionale, considerato nel suo insieme oppure anche per territorio provinciale o comunale, possono essere visualizzate le seguenti pagine:
La più aggiornata opera editoriale sulle grotte calabresi è il volume Calabria Profonda. Guida alla conoscenza del patrimonio sotterraneo regionale, pubblicata nel 2003.